Voti Parma-Lecce 1-3: le Pagelle dei Crociati (Coppa Italia 2021-22)

Le pagelle della redazione di parma.ysport.eu di Parma-Lecce, sfida del primo turno di Coppa Italia 2021-22. Leggi i voti assegnati ai calciatori crociati e a mister Maresca, poi commentali sui nostri social (Parma YSport su Facebook e y__parma su Instagram).
Le pagelle di Parma-Lecce
COLOMBI 5,5: Non può nulla sui tre gol. Il primo è un preciso diagonale di Coda, il secondo un bel colpo di testa di Tuia e il terzo un rigore in movimento ancora di Coda. Probabilmente avrà perso la voce per urlare il suo disappunto ai compagni di squadra. Nessuna parata degna di nota;
OSORIO 4,5: Non si fa saltare facilmente in uno contro uno, copre le disattenzioni di un Sohm concentrato sul giro turistico del Tardini. Purtroppo, crolla tutto il reparto e crolla anche lui;
VALENTI 4: Caro Lautaro, lo sai cosa sono le marcature? Coda lasciato libero in area di rigore anche in situazioni di superiorità numerica. La difesa balla e lui ne è la maggiore causa. Con i piedi è bravino, magari Maresca lo potrebbe spostare attaccante, in una squadra di Terza Categoria però; (dal 71′ BALOGH 5: entra giusto perché Maresca vuole che Coda prenda in giro anche lui. Sul terzo gol è a tre metri dall’attaccante da marcare);
GAGLIOLO 5: Deve coprire anche sulla sinistra perché il centrocampo del Parma lascia spazi abissali. Ovviamente, va in confusione e non ne esce più. Risulta comunque il meno peggio dei tre di difesa;
SOHM 4: Uno dei punti deboli dell’undici titolare crociato. A metà tra terzino destro (in fase di non possesso) e mezzala di centrocampo (in fase di possesso), dovrebbe coprire maggiormente ma viene puntualmente imbavagliato dai calciatori offensivi leccesi. Per non parlare degli errori da prima elementare, tra cui uno in fase di disimpegno che causa il terzo gol del Lecce;
VAZQUEZ 4,5: Fermo come un soprammobile, nel ruolo da regista di centrocampo cucitogli addosso da mister Maresca non riesce a mostrare le sue qualità. Lento e macchinoso in fase offensiva, praticamente nullo in fase difensiva. Non è ancora in condizione e si vede;
JURIC 4,5: Commette un “orrore” sul gol del pareggio del Lecce. Retropassaggio completamente senza senso e gol regalato ai salentini. Pecca sia in fase di copertura che in fase di impostazione;
BRUNETTA 6: Il rifinitore offensivo argentino riesce a trovare immediatamente il gol del vantaggio con un bel piattone destro all’incrocio. Trova altre soluzioni interessanti, può lavorare sull’intesa con Man e gli altri calciatori d’attacco crociati. Nel secondo tempo scompare dal campo;
MAN 6: Senza dubbio può essere l’uomo in più del Parma. È l’incubo dei difensori del Lecce, saltati come birilli in più di un’occasione, almeno nel primo tempo. Nella ripresa cala ma Maresca lo sostituisce dopo un quarto d’ora senza apparente motivo (dal 65′ TUTINO 5,5: lo abbiamo preso per fare la punta, dicevano. Maresca lo manda in campo esterno e non riesce ad incidere come voleva. Calciatore duttile, potrà essere molto utile;
D. IACOPONI 5,5: Meno tecnica rispetto a Man dall’altra parte, ma tanta corsa e impegno messi a disposizione della squadra. Peccato per il poco cinismo in occasione di un contropiede che lo aveva lanciato nell’uno contro uno con il portiere avversario. Anche lui cala nella ripresa;
BENEDYCZAK 4: A.A.A. cercasi ragazzo polacco disperso sul prato del Tardini. Noi in campo non lo abbiamo mai visto, non ci siamo accorti della sua presenza. Il ragazzo deve crescere, certo, ma finora è apparso completamente fuori luogo (dal 69′ INGLESE 6: che bello rivedere in campo un ragazzo sfortunatissimo. Lotta e si batte perché ha tanto da dare e vuole riconquistare tutto ciò che ha perso. Speriamo di non vederlo sempre in infermeria. In Serie B può fare davvero la differenza. Roberto, tifiamo tutti per te;
MARESCA 0: Se questo è il Parma che ha in mente bisogna lavorare, lavorare, lavorare. Il Lecce ha fatto quello che voleva, surclassando i crociati in ogni aspetto: tecnico, fisico e soprattutto tattico. I calciatori non hanno ancora capito bene le sue direttive, così come neanche la maggioranza dei tifosi. La domanda che poniamo al mister è: in un campionato difficile come quello di Serie B portare questo modulo innovativo sarà produttivo ai fini dell’obiettivo finale? Lo speriamo tutti. Intanto, lavori tanto sulla fase difensiva, perché se in attacco si può contare su grandi individualità che possono risolvere le partite da soli, dietro si soffre come non mai e il Parma rischia di prendere imbarcate che i tifosi non meritano. Se poi ci mettiamo i cambi poco incisivi prepariamoci a un’annata deludente.
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